(Adnkronos) - "A meno di 1 anno dalla conclusione del finanziamento previsto dal Pnrr, il Centro nazionale per lo sviluppo delle terapie geniche e dei farmaci a Rna rappresenta un esempio concreto di come l'investimento pubblico in ricerca possa generare risultati rapidi, diffusi e ad alto impatto". Lo ha dichiarato Elena Quagliato, responsabile del coordinamento operativo del centro con sede a Padova, intervenendo oggi all'Università Federico II di Napoli in apertura del primo congresso scientifico nazionale del centro. "Abbiamo già impegnato oltre il 70% delle risorse assegnate - ha spiegato - costruendo in tempi record un ecosistema nazionale di eccellenze che promuove innovazione, sviluppo industriale e valorizzazione del capitale umano".
Finanziato con 320 milioni di euro del Pnrr, il centro ha articolato il proprio intervento su 4 assi principali: formazione avanzata, sviluppo tecnologico, trasferimento di conoscenze e produzione di farmaci innovativi. Tra i risultati raggiunti, spiccano la creazione di infrastrutture Gmp per la produzione accademica di Rna terapeutico e vettori virali, a supporto di studi clinici in ambiti come oncologia, malattie rare e patologie neurologiche. "Il 50% dei fondi è già stato rendicontato - ha aggiunto Quagliato - Ciò significa che il processo di validazione della spesa è stato completato, con l'approvazione da parte di Invitalia, organismo incaricato del controllo per conto del ministero. Stiamo rispettando pienamente la timeline prevista dal Piano: già entro il 2025 alcuni progetti potranno entrare nella fase clinica".
Ampio spazio è stato riservato alla valorizzazione del Mezzogiorno, con oltre la metà delle risorse destinate a soggetti localizzati nel Sud Italia. "Abbiamo superato i 700 nuovi reclutamenti tra dottorandi, ricercatori e profili professionali in ambito industriale - ha rimarcato - Il 65% è composto da donne, superando ampiamente il target del 40% previsto dal Pnrr. Oggi il centro è una realtà giovane, altamente qualificata e fortemente radicata nei territori. L'ambizione - ha concluso - va oltre il Pnrr: vogliamo consolidare un modello permanente di innovazione, capace di attrarre talenti e investimenti nel lungo periodo, rafforzando i partenariati pubblico-privati e puntando su competenze già presenti nel Paese".
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