Vaccini, pediatra Gulino: "Quelle pediatriche sono un dovere di comunità"
16/06/2025

(Adnkronos) - "La Sicilia, così come tutta l'Italia in questo momento, si trova in una situazione di sofferenza per quanto riguarda le coperture vaccinali. Un quadro che riguarda sia le vaccinazioni obbligatorie sia quelle raccomandate, anche se non amo questo termine, perché le vaccinazioni sono tutte utili e tutte da fare". Lo afferma Antonino Gulino, pediatra di libera scelta. Secondo Gulino, le ragioni di questa difficoltà sono innanzitutto legate alla disinformazione: "Le fonti di informazione non sono più il medico, il pediatra, l'ufficio di vaccinazione. Le fonti oggi sono rappresentate da quel mondo infinito che è Internet, TikTok, opinioni personali, scarsa conoscenza del problema".  

Secondo l'esperto, "il vaccino paga lo scotto del suo successo. Il paziente non ha più coscienza della malattia. Quando c'era la polio, le persone sapevano cosa fosse: c'era il vicino, il familiare colpito. Oggi, grazie al vaccino, tutto questo non esiste più e ci si dimentica che quelle malattie esistono ancora". Ma il rischio è reale, soprattutto quando le coperture scendono: "Se diminuiamo la copertura - avverte - diminuiamo la protezione della popolazione. L'immunità di gregge - e mi dispiace usare un tecnicismo - è proprio questo: se il 90 o il 95% della popolazione è vaccinato, il 5% che non può esserlo è protetto perché il patogeno non circola". 

"Il pediatra di famiglia - sottolinea Gulino - ha un'occasione unica per parlare con i genitori e accompagnarli. Ha l'opportunità di vedere il bambino fin dalla nascita, anche quando non sta male. Una delle grandi rivoluzioni sono i bilanci di salute: visite filtro a età specifiche per valutare la crescita del bambino anche dal punto di vista cognitivo. E' lì che possiamo dare la corretta informazione".  

Sul piano operativo, il pediatra evidenzia l'importanza dell'anagrafe vaccinale: "E' uno strumento assolutamente utile e da implementare. Spesso chi non vaccina non è un no-vax, ma un esitante, o semplicemente un genitore distratto. Il primo dicembre doveva fare il vaccino, il bambino ha avuto la febbre e poi l’appuntamento salta, finisce nel dimenticatoio. Verificare direttamente lo stato vaccinale con il paziente davanti è un incentivo in più - osserva - Gulino - Il genitore trova nel pediatra non solo chi consiglia, ma anche chi dà una fotografia esatta della situazione".  

Infine, il messaggio più forte è rivolto ai genitori: "Il vaccino è uno strumento efficace e sicuro, che ha cambiato la storia delle malattie infettive nei bambini. Rinunciare oggi significa esporre il proprio figlio a malattie che sono ancora presenti". Il medico cita due esempi concreti: il "morbillo, malattia antica ma che oggi crea allarme perché i casi sono in aumento", e la "meningite, un altro pericolo dietro l'angolo. Il meningococco vive nelle vie respiratorie e quando il sistema immunitario non risponde, si sviluppa la malattia. Abbiamo vaccini efficaci contro i diversi tipi di meningococco". Quando "consiglio ai genitori di fare il vaccino per il meningococco B o il tetravalente, non lo faccio per esercizio accademico, ma perché è l'indicazione più corretta per salvaguardare la salute del bambino", conclude Gulino. 

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