Mutui, con taglio tassi risparmio fino a 30 euro sulla rata
05/06/2025

(Adnkronos) - Il taglio dei tassi dello 0,25% deciso oggi dalla Bce determinerà, a regime, un risparmio sulle tipologie di mutuo più diffuse in Italia compreso tra i 13 e i 30 euro al mese. A calcolarlo è il Codacons, che stima l’impatto sulle spese di una famiglia che ha accesso un finanziamento a tasso variabile per l’acquisto della prima casa. 

Per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, il risparmio sulla rata mensile varia tra i 13 e i 27 euro, pari ad una minore spesa annua tra -156 e -324 euro – analizza il Codacons – Se il finanziamento ha una durata di 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,25% produce un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile, tra -180 e -360 euro annui. Per un mutuo da 125mila euro a 25 anni, invece, un analogo taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua. 

I tassi di interesse sui mutui effettivamente praticati alle famiglie sono calati complessivamente dell’1,38% passando dal record del 4,92% di novembre 2023 al 3,54% di marzo 2025 (dato Bankitalia). Tuttavia – avverte l’associazione – occorre mantenere alta la guardia: la spada di Damocle dei dazi rischia di avere effetti negativi sul mercato dei mutui, portando a rialzi dei tassi di interesse con conseguenze pesanti per le famiglie. 

 

Facile.it e Mutui.it hanno stimato che, con il nuovo taglio, la rata di un finanziamento variabile standard dovrebbe diminuire nei prossimi mesi di circa 17 euro, passando dagli attuali 618 euro a 601 euro.Questo potrebbe essere l’ultimo taglio della Banca centrale; i Futures sugli Euribor a 3 mesi (aggiornati al 28 maggio 2025), prevedono che l’indice continuerà a scendere toccando il minimo entro fine anno, con una rata che, per il finanziamento standard, arriverà a 597 euro per poi stabilizzarsi, al netto di qualche piccola oscillazione, per tutto il 2026.  

Sebbene una parte degli analisti veda spazio per un ulteriore taglio dopo quello di giugno, la corsa al ribasso delle rate variabili sembra essere vicina alla fine. 

 

Chi è oggi alle prese con la richiesta di un mutuo, quale tasso dovrebbe scegliere? Secondo le simulazioni di Facile.it, sul mercato sono arrivate le prime proposte a tasso variabile inferiori rispetto ai fissi; per i primi le migliori offerte partono da un tasso (Tan) del 2,53% corrispondente ad una rata di 567 euro contro il 2,66% del tasso fisso, pari ad un esborso mensile di 575 euro.  

Si tratta però di un vantaggio minimo, peraltro disponibile solo su alcune combinazioni di durate e LTV; il grosso dell’offerta, per il momento, è ancora a favore del tasso fisso. Ma le cose potrebbero presto cambiare non appena le banche decideranno di tornare a spingere i finanziamenti variabili riducendo i loro spread (vale a dire il costo aggiuntivo che l’Istituto di credito applica al tasso); in questo momento, secondo l’analisi di Facile.it sulle migliori offerte disponibili online, lo spread medio applicato ai tassi variabili è vicino ai 65 punti base, mentre per i mutui fissi è al di sotto dei 30 punti base. 

"Come sempre è bene ricordare che non c’è in assoluto una scelta giusta e una sbagliata quando si è alle prese con la richiesta del mutuo; ci sono diversi fattori che entrano in gioco - ad esempio, le caratteristiche del mutuatario, quelle dell’immobile e la propensione al rischio di ciascuno - e vanno valutati attentamente", spiegano gli esperti di Facile.it "In una fase così delicata, farsi aiutare da un consulente esperto può rivelarsi fondamentale per identificare il prodotto più adatto alle proprie esigenze". 

Scegliere oggi un tasso variabile potrebbe fornire un lieve vantaggio iniziale, ma esporrebbe il mutuatario al rischio di future oscillazioni della rata; optare per il fisso, invece, permetterebbe di garantirsi un tasso comunque buono e una rata stabile per tutta la durata del finanziamento. 

 

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