(Adnkronos) - Le associazioni del settore del gas fanno pressione sulla Commissioneeuropea affinché apra con maggiore favore al principio della neutralitàtecnologica sullo stop alla produzione e alla vendita alle caldaiealimentate a combustibile fossile in vigore dal 2040.Assogasliquidi-Federchimica ha presentato al Parlamento europeo, insiemea Proxigas, Assogas, Assotermica e Utilitalia, uno studio in cui hadimostrato la convenienza di continuare a garantire gli investimenti suimpianti di riscaldamento sostenibili per l'edilizia diversi dalle pompedi calore. Il governo italiano, nell'ultima legge di bilancio del 2025ha interrotto gli incentivi a impianti alternativi alle pompe di caloreper adeguarsi alla direttiva europea sulla performance energetica degliedifici, che prevede lo stop alla vendita delle caldaie a gas dal 2040.“La maggior parte degli edifici non hanno la capacità per avere unapompa di calore elettrica per motivi di spazio, di costo e di vetustàdegli immobili”, ha sottolineato il presidente diAssogasliquidi-Federchimica, Matteo Cimenti, a margine dell’evento dipresentazione dello studio. “Molti edifici possono essere decarbonizzatiinvece attraverso delle soluzioni tecnologicamente già esistenti comesono le caldaie a condensazione, che sono in grado da oggi di poterutilizzare anche delle percentuali crescenti di gas di originerinnovabile”, ha detto ancora.Secondo lo studio, considerando il costo medio per l’installazione diuna pompa di calore (10mila euro al netto di eventuale coibentazione) ela spesa media annua di una famiglia (30mila euro), solo il 30% dellefamiglie possiede risorse finanziarie sufficienti ad installare unapompa di calore. Oltre il 60% delle abitazioni risulta in condomini, eil 60% di questi è privo di spazi esterni per l’installazione di sistemiin linea con le soluzioni che la nuova direttiva europea premia.
Il Giornale del Piemonte e della Liguria
Il quotidiano on line "Il Giornale del Piemonte e della Liguria web" è il nuovo media della galassia del gruppo Polo Grafico Spa, editore da oltre 25 anni nei territori di Piemonte, Liguria e Regione Paça (Costa Azzurra). Il gruppo edita da oltre vent'anni il quotidiano nella versione cartacea "Il Giornale del Piemonte e della Liguria".